
JEMM MUSIC PROJECT: IL NUOVO ALBUM DEL COLLETTIVO ALTOATESINO È UN VIAGGIO IMMERSIVO FRA AFRICA, CARAIBI E PROGRESSIVE JAZZ
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28/10/2024 | dl
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Pulse è il nuovo album dei JEMM Music Project, in uscita il 19 ottobre sulla neonata label 12Ville. In Pulse, le radici della musica africana e caraibica si uniscono alle vibrazioni elettroniche, creando un suono progressive jazz immersivo e multiculturale.
Le sette composizioni del nuovo album documentano anche la curiosità del fondatore della band Max Castlunger verso gli strumenti provenienti da Paesi lontani, come in Karanga, la traccia che apre l'album: “Nasce da un balafon ghanese di oltre quarant'anni, che ho accordato a 442 Hz per armonizzarlo con il vibrafono. La sua potenza e profondità hanno ispirato ritmi e melodie che ne rivelano il carattere. Rappresenta in pieno lo stile etno-jazz dei JEMM”, spiega.
Fra le altre tracce, Oxident è caratterizzata dal taishokoto, uno strumento proveniente da Singapore, che in Afrodisiac esplode su sonorità afro-beat grazie al wah wah. Rilevante l'interplay fra più percussioni in Takatakatum, un omaggio alla cultura indiana dal titolo onomatopeico. Nel progetto è coinvolto anche Aldo Betto, leader dei Savana Funk. “Con le sue chitarre e synth ha colorato i nostri brani, dando spazialità. Un contributo decisivo per conferire all'album una vocazione internazionale”, continua Castlunger.
L'artwork di Pulse è opera della pittrice altoatesina Elisa Grezzani. Il suo design grafico riflette le sonorità dell'album in una rielaborazione sinestetica, e si estende anche ai costumi di scena della band, realizzati su misura e dipinti a mano.
I JEMM Music Project nascono nel 2013 dall'incontro di Castlunger con altri due percussionisti altoatesini (Jack Alemanno ed Emanuel Valentin). Nel 2014 entra il bassista Marco Stagni e debuttano con l'album omonimo, caratterizzato dai suoni di handpan e steel pan. La band poi evolve con Matteo Cuzzolin (sax), Hannes Mock (trombone), Mirko Pedrotti (vibrafono) e Andrea Polato (batteria). Nel 2019 pubblicano il secondo album Hive (Three Saints Records) e suonano in numerosi festival italiani e stranieri, inclusi Südtirol Jazz Festival, Trentino Jazz Festival, Garda Jazz, Jazz à Juan ad Antibes (Francia) e Festival Jazz au Chellah (Marocco).
Le sette composizioni del nuovo album documentano anche la curiosità del fondatore della band Max Castlunger verso gli strumenti provenienti da Paesi lontani, come in Karanga, la traccia che apre l'album: “Nasce da un balafon ghanese di oltre quarant'anni, che ho accordato a 442 Hz per armonizzarlo con il vibrafono. La sua potenza e profondità hanno ispirato ritmi e melodie che ne rivelano il carattere. Rappresenta in pieno lo stile etno-jazz dei JEMM”, spiega.
Fra le altre tracce, Oxident è caratterizzata dal taishokoto, uno strumento proveniente da Singapore, che in Afrodisiac esplode su sonorità afro-beat grazie al wah wah. Rilevante l'interplay fra più percussioni in Takatakatum, un omaggio alla cultura indiana dal titolo onomatopeico. Nel progetto è coinvolto anche Aldo Betto, leader dei Savana Funk. “Con le sue chitarre e synth ha colorato i nostri brani, dando spazialità. Un contributo decisivo per conferire all'album una vocazione internazionale”, continua Castlunger.
L'artwork di Pulse è opera della pittrice altoatesina Elisa Grezzani. Il suo design grafico riflette le sonorità dell'album in una rielaborazione sinestetica, e si estende anche ai costumi di scena della band, realizzati su misura e dipinti a mano.
I JEMM Music Project nascono nel 2013 dall'incontro di Castlunger con altri due percussionisti altoatesini (Jack Alemanno ed Emanuel Valentin). Nel 2014 entra il bassista Marco Stagni e debuttano con l'album omonimo, caratterizzato dai suoni di handpan e steel pan. La band poi evolve con Matteo Cuzzolin (sax), Hannes Mock (trombone), Mirko Pedrotti (vibrafono) e Andrea Polato (batteria). Nel 2019 pubblicano il secondo album Hive (Three Saints Records) e suonano in numerosi festival italiani e stranieri, inclusi Südtirol Jazz Festival, Trentino Jazz Festival, Garda Jazz, Jazz à Juan ad Antibes (Francia) e Festival Jazz au Chellah (Marocco).
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